giovedì 3 luglio 2014

Il Cinema E Teatro Ideal

Per noi Atripaldesi e per chi viene in citta' passando per Piazza Umberto I° difficilmente non da uno sguardo all' edificio del vecchio cinema e teatro Ideal della famiglia Troncone, lesionato e danneggiato a causa del violento terremoto del 23 novembre 1980 che colpi Atripalda e l' Irpinia. Ricordo che la famiglia Troncone anche per pochi anni dopo il terremoto, andando incontro a molte difficolta' era riuscita a tenere aperto il cinema e teatro Ideal in Atripalda. Poi negli anni a venire non e' piu' riuscita a gestire il cinema e teatro e a malincuore a dovuto chiudere l' attivita'. Piu' gli anni passano e la struttura va' in decadenza, ormai le persone che passano per la piazza vedono solo macerie e distruzione. Chi non ricorda che negli anni 1960/70 il cinema e teatro Ideal era un vanto per la nostra citta', tutti i giorni la sala e la galleria erano colme di persone che assistevano ai films, in particolare la domenica si proiettavano le prime visioni dei films di quegli anni. Spesso nel cinema e teatro Ideal venivano le cosidette compagnie teatrali, per presentare i loro spettacoli, ricordo tra le tante che sono venute, la grande compagnia napoletana di Beniamino e Pupella Maggio, la compagnia napoletana dell' attore Nino Taranto, poi c' erano compagnie che presentavano spettacoli di canzoni napoletane e altre ancora la sceneggiata napoletana, come pure c' e' stato qualche concerto di un cantante famoso della musica leggera italiana, poi durante le feste Natalizie c' era una compagnia teatrale che in costumi d' epoca rappresentava la nascita di Gesu' Bambino. Negli anni 70, molte volte nel cinema e teatro Ideal veniva proposto lo spettacolo di spogliarello femminile vietato ai minori di 18 anni, e molti ragazzi minorenni per assistere allo spettacolo si presentavano all' ingresso del cinema e teatro Ideal dove c'era Pasquale Nappa la maschera, dicendo di avere i 18 anni per potere entrare per vedere le donne nude, ma Pasquale Nappa non li credeva e li buttava fuori. Molti di questi ragazzi salivano la strada che conduce sulla collina di San. Pasquale e scavalcando il muro cercavano di scendere sul tetto del cinema e teatro Ideal dove c' erano le finestre dei camerini con la speranza e un po' di fortuna di vedere qualche donna nuda che si preparava per lo spettacolo di spogliarello e senza farsi vedere i ragazzi tutti eccitati dalla visione del nudo integrale, praticavano con la mano in movimento veloce nella tasca bucata dei pantaloni il solito sfogo di piacere e godimento. Chi non ricorda, quando durante la proiezione di un film specialmente se era a colori, in galleria quando c' erano pochi spettatori, qualche ragazzo faceva il cattivo con la mano in movimento veloce sotto la giacca che copriva le sue gambe, Pasquale Nappa la maschera veniva piano piano da dietro le poltrone di legno, con la pila accesa nella mano e se lo prendeva con le mani nel sacco, gli dava uno schiaffo e gli tirava l' orecchio e poi lo buttava fuori dal cinema e la storia finiva li, quello era un rito che succedeva quasi tutti i giorni a molti ragazzi che si recavano a guardare un film in galleria. Invece altri ragazzi durante la proiezione del film, consumavano la colazione che si portavano da casa, il panino o il pane con le fette di mortadella o con le fette di salame, altri prima di recarsi nel cinema, compravano nella pizzeria di Giovanni Parziale e dei figli Nicola e Rosetta in Piazza Umberto I°, una porzione di focaccia. Poi ancora nel finire degli anni 70 fino alla chiusura della struttura, il martedi e il venerdi venivano proiettati i films pornografici, e sia la sala e la galleria erano colme di giovani e vecchietti che andavano al cinema per assistere a questi films, dove ancora qualcuno continuava a praticare il solito rito della mano in movimento veloce sotto la giacca che copriva le sue gambe con la speranza di portare a termine il suo sfogo di piacere e godimento senza essere visto, preso, schiaffeggiato e buttato fuori dal cinema da Pasquale Nappa la maschera. Nel finire degli anni 60 nel cinema e teatro Ideal veniva organizzato da Camillo Marino e i suoi collaboratori, la rassegna del premio cinematografico Il Laceno D' Oro, con la presenza di grandi attori, attrici e registi italiani e internazionali. Nel mese di luglio dell' anno 1969 mentre il primo uomo passeggiava sulla luna, la nostra Atripalda saliva alla ribalta su tutto il territorio nazionale e veniva conosciuta in tutta Italia con un collegamento in diretta nel telegiornale delle ore 13.30 del canale nazionale della Rai Tv che parlava della rassegna cinematografica del Laceno D' Oro. Per pochi minuti di diretta televisiva nel telegiornale ci furono due giorni di lavoro dei tecnici della Rai Tv, che allestirono sulla collina di San. Pasquale le apparecchiature con il pullman della regia e altri camion per trasportare il materiale e le strumentazioni che occorrevano per la diretta televisiva da collegare e posizionare in direzione del ripetitore situato sulla cima di Montevergine, e poi nella sala del cinema e teatro Ideal il montaggio di un binario dove c' era il carrello che trasportava una grande telecamera. Concludendo a quei tempi non esistevano i telefonini cellulari, i tecnici della Rai Tv sono stati assistiti dai tecnici della S.I.P., oggi Telecom Italia che collegarono i cavi telefonici al pullman della regia televisiva. In quegli anni i collegamenti televisivi si facevano per via terrestre con i ripetitori sulle montagne dove si inviava il segnale televisivo, non come si fa' oggi per via satellite e dove occorre trasmettere in diretta televisiva ci vuole poco tempo, con poche ore di lavoro i tecnici sono pronti per trasmettere il segnale televisivo da ogni luogo sia in Italia sia in altre parti del mondo. Poi in quegli anni, Generoso Tirone organizzava il torneo di calcio lo Stracittadino e la serata di gala si teneva nel cinema e teatro Ideal. Nel periodo di carnevale si organizzava il premio della piu' bella maschera di carnevale, con la partecipazione di molti bambini e ragazzi vestiti con i costumi carnevaleschi, tutti con la speranza di vincere il primo premio. Sempre nel cinema e teatro Ideal la giunta municipale di Atripalda organizzava la manifestazione della Befana per i bambini poveri di Atripalda dove ai piccoli veniva consegnato una grande busta, dove dentro c' erano vestiti e dolciumi. Ogni anno, la mattina del giorno della Befana, tutti i bambini accompagnati dai loro genitori si recavano al cinema e teatro Ideal per assistere al tradizionale film con Stanlio e Ollio, nella sala si percepiva e si udiva tanta felicita' dei bambini che ridevano e mangiavano le noccioline arachidi, le nocciole tostate, le patatine fritte, i popcorn e bevevano una piccola bottiglia di aranciata o coca cola. Negli anni 1960/70 e inizio anni 80, nel locale principale del cinema e teatro Ideal, c'era la biglietteria, il bar con i tavolini, il bigliardino del calcio balilla con la pallina, il bigliardo della carambola con il tappeto verde con le stecche e le palle, il flipper, il tavolino dove si giocava a scopa o a briscola con le carte napoletane oppure con le carte per giocare al poker e ramino e il juke-box con i dischi di vinile, dove i giovani trascorrevano molte ore, divertendosi, giocando, ascoltando le canzoni di cantanti famosi di quell' epoca, oppure sorseggiando qualche bibita o un caffe'. Nel finire degli anni 60, una sera di passaggio per Atripalda si sono fermati nel cinema e teatro Ideal per assistere a un film, il gruppo musicale dei Ricchi E Poveri. Mi ricordo che in quegli anni c' erano pochi frigoriferi nelle case degli Atripaldesi e la famiglia Troncone anche nei mesi invernali vendeva durante la visione dei films i gelati, cosa impensabile negli anni precedenti, tutti erano contenti di quella nuova usanza. Con l' arrivo di molti canali televisivi che trasmettono di continuo films, poi le videocassette, i dvd, i computer e i telefonini cellulari hanno fatto il resto, le famiglie si sono allontanate dal cinema, che con il passare degli anni contro ogni volonta' della famiglia Troncone di cessare l'attivita', purtroppo i proprietari si sono dovuti arrendere e rassegnarsi per poi chiudere un pezzo storico di Atripalda. Tra' i tanti che hanno lavorato in questa struttura li ringrazio vivamente, voglio citare l' operatore Ughetto detto Zorro, purtroppo scomparso anni fa', quando nella stagione estiva con il pullmino e alcuni collaboratori si recava sia nelle piazze di Atripalda sia nelle piazze dei paesi vicini, per proiettare su un grande schermo costituito da un grande lenzuolo bianco i films, nelle calde serate dell' estate Irpina dove gli spettatori presenti si godevano seduti sulle sedie l' aria fresca della sera e' il film programmato. Concludendo, mi auguro che la famiglia Troncone che ha tanta voglia di ripristinare la struttura magari con nuove idee a passo con i tempi odierni e il municipio di Atripalda trovano finalmente un' accordo e possono ridare alla cittadina sul fiume Sabato, il cinema e teatro Ideal, dove noi vecchietti abbiamo trascorso tante ore felici della nostra infanzia. Torna cinema e teatro Ideal, Atripalda ti aspetta con tutto il cuore.


























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