martedì 20 aprile 2010
La Processione Del Venerdi Santo
Chi non ricorda, la tradizione della processione del Venerdi Santo di Atripalda, interrotta per colpa del terremoto che colpi la nostra citta' il 23 novembre 1980. Lo squillo della tromba che si udiva in Via. Roma e zone limitrofe dalla sera del Giovedi Santo fino all' inizio della processione con le statue di Gesu' Morto e la Madonna Addolorata che partiva il pomeriggio del Venerdi Santo dalla chiesa di San. Nicola Da Tolentino in Piazza Vittorio Veneto, attraversando le principali strade e terminando sulla collina di San. Pasquale con le tre cadute dell' uomo incappucciato vestito con una tunica bianca. Gia' dalla mattina i ragazzi si riunivano in gruppi nel vecchio piazzale della scuola elementare chiamato 'ncoppa 'o montagnone per partecipare alla processione e si decideva con tanta rivalita' il ruolo di chi doveva portate le taccolette dei pezzi di legno che si suonavano sostituendo il suono delle campane, il gallo, il tovagliolo di Santa Veronica con l' effige del volto di Gesu' Cristo sanguinante, le scalette, il tuppillo che era un' asta che ricorda il soldato romano che fa' bere a Gesu' l' aceto imbevuto su di uno straccio, le lancie, la tenaglia, il martello, i chiodi, le piccole croci portate da ragazzi vestiti con una tunica di colore rosso e con sulla testa piccole corone di spine, chiamati i Gesucristielli. La processione era composta cosi': il musicista che suonava la tromba, il ragazzo con le taccolette, il ragazzo con il gallo, i due ragazzi con il tovagliolo con il volto di Gesu', i ragazzi con le piccole croci, le lancie, il tuppillo, la tenaglia, il martello, i chiodi, l' uomo incappucciato vestito di bianco che porta una grande croce, affiancato da ragazzi che portano le piccole scalette, a seguire qualche concreca con il priore, i confratelli vestiti con la tunica e con il manto di stelle sulle spalle, e con lo stendardo e la vela con i colori della concreca d' appartenenza, i monaci, le monache, le orfanelle, i bambini vestiti con gli abiti della prima comunione, i preti, qualche autorita' religiosa, civile e militare cittadina, le statue di Gesu' Morto e della Madonna Addolorata portate dai fedeli sulle spalle, la banda musicale, e tantissimi fedeli. Sperando con la riapertura della chiesa di San. Nicola Da Tolentino si possa rifare la processione del Venerdi Santo com' era tanti anni fa', anche se da pochi anni e' ritornata tra' di noi, accompagnata dal commovente squillo della tromba, affiancata alla bellissima e collaudata Via Crucis in costumi d' epoca della sera, organizzata con molto successo dalla Pro Loco Atripaldese.
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